L'Incisione a Bulino

Il bulino è un piccolo attrezzo a forma di scalpello con una sottile punta (chiamata becco) in acciaio la quale assume forme diverse a seconda del taglio che può essere a sezione quadrata, triangolare e così via. E' nato nel mondo degli orafi nei secoli bui del Medioevo per poi migrare in quello dell'arte figurativa, dando vita a stampe d'indubbio valore tra le mani di grandi maestri del passato.

Numerosi sono, infatti, gli artisti celebri che hanno realizzato opere d'arte con i bulini, a cominciare dal tedesco Albrecht Durer, il quale lega gran parte della sua fama ai ritratti e alle xilografie che hanno ornato frontespizi di pregiati volumi, come l'Apocalisse di San Giovanni di fine Quattrocento.

Nel secolo successivo il bulino è stato ampiamente utilizzato da alcuni fra gli artisti più celebri del Rinascimento per creare opere inedite e non soltanto copie (seppure d'immenso valore). Ricordiamo, fra i tanti, Michelangelo e Raffaello che furono attratti dai piccoli bulini e celebre è l'ammirazione del pittore della Madonna del Cardellino per il bolognese Marcantonio Raimondi, tra i più abili artisti di sempre con il bulino.

Marcantonio Raimondi è considerato uno dei maggiori incisori del Rinascimento, celebre per la sua abilità nel decorare le lastre di rame e per aver inaugurato un nuovo genere: la riproduzione di opere di artisti celebri. Armato di bulino ha ricreato sul rame opere di Durer, di Raffaello e di altri maestri del Quattrocento e del Cinquecento, secoli in cui questo piccolo scalpello compariva nella cassetta degli attrezzi di molti grandi artisti.